'Multitud': la nudità collettiva nello spazio pubblico
Abstract
'Multitud’, opera di Tamara Cubas (2013) interroga le condizioni di coabitazione urbana attraverso un’azione collettiva di sessanta performer locali. La nudità, intesa come pratica di vulnerabilità condivisa, dissolve i confini tra individuale e collettivo, tra privato e pubblico. La performance diventa dispositivo estetico e politico per una “civiltà della prossimità”, in cui il corpo attiva una forma di cittadinanza incarnata. ‘Multitud’, directed by Tamara Cubas (2013) questions the conditions of urban coexistence through a collective action of sixty local performers. Nudity, understood as a practice of shared vulnerability, dissolves the boundaries between individual and collective, private and public. The performance becomes an aesthetic and political device for a “civility of proximity,” where the body activates an embodied form of citizenship.