Il problema comunitario nella riflessione filosofica altomedievale: per una ricostruzione storico-critica
Abstract
Come pensare una comunità fondata nell’assenza di Cristo? La ricerca
intende approfondire il problema comunitario nella riflessione filosofica
occidentale altomedievale a partire da questa fondamentale domanda
iniziando da Paolo, teorico di una immediata dichiarazione di
universalizzazione, passando per Tertulliano, teorico di una prassi spirituale
che invece doveva riempire di senso quella affermazione paolina per finire
con Lattanzio quale luogo nel quale sapienza e religione potevano e
dovevano convivere (DEFINIZIONE DEL PROBLEMA). Con Agostino
invece si approfondisce la svolta di una comprensione dell’orizzonte
antropologico quale unico espediente per governare gli uomini dentro
l’assenza di Cristo. (SOLUZIONE DEL PROBLEMA). Con il terzo
capitolo (ORGANIZZARE LA SOLUZIONE) si passa all’analisi del
monachesimo quale terza via possibile per gestire una comunità: dentro la
specificità del rito e della Chiesa come assistenza continua – attraverso le
figure di Cassiano, Benedetto e Gregorio – si comprende la genesi del
cristianesimo quale unico discorso comunitario possibile. L’idea di governo
degli individui e di tutte le sue tipologie non fu un problema secondario nella
prima parte di riflessione filosofica altomedievale ma anzi fu la dentro
questo problema che si possono rileggere anche tutte le acquisizioni teoriche
degli autori di riferimento: la comprensione della ricaduta pratica di tutte le
concettualizzazioni degli autori permette di stabilire le precise coordinate
finalizzate alla gestione di una comunità sempre più ampia. [a cura dell'Autore]