AIPH 17 – Public history e MAB: le biblioteche in dialogo con archivi e musei tra comunicazione della storia e prospettive del digitale
Data
2020Autore
Martorano, Annantonia
De Vecchis, Chiara
Curcio, Antonio
Cascone, Anna
Metadata
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MAB è l’acronimo con cui dal 2009, e a livello nazionale dal 2012, si riuniscono i
professionisti di Musei Archivi e Biblioteche per iniziativa delle principali associazioni
nazionali di riferimento (ICOM Italia, ANAI, AIB), per esplorare le aree di convergenza
delle rispettive professioni – pur nel rispetto delle specificità dei contesti di riferimento –
nell’ottica della valorizzazione del patrimonio culturale e della vivificazione delle memorie
del passato.
Anche indipendentemente dal coordinamento delle associazioni professionali, le realtà
“MAB” sono sempre più diffuse sul territorio nazionale, sia con la costituzione di sistemi
territoriali integrati, sia grazie alla crescente consapevolezza – e conseguente valorizzazione
– della compresenza di fondi librari e non librari nelle biblioteche, nonché dell’importanza
del dialogo tra linguaggi professionali diversi per la restituzione delle memorie registrate a
un più vasto pubblico, anche con l’allestimento di percorsi espositivi, fisici o virtuali.
In questo gioca un ruolo importante la tecnologia digitale, che se da un lato potenzia le
pratiche di conservazione e indicizzazione delle fonti storiche custodite nelle istituzioni
della memoria, dall’altro offre a queste ultime l’opportunità di raggiungere un pubblico
sempre più ampio e differenziato, per il quale elaborare specifici linguaggi comunicativi
che non perdano di vista la scientificità dello studio sulle fonti e anzi ne diffondano la
cultura.
I contributi del panel illustrano queste potenzialità a partire da tre casi di studio, tre
istituzioni che hanno elaborato progetti per la comunicazione della storia facendo dialogare
biblioteche e archivi e coinvolgendo competenze e pubblici diversi. Una “biblioteca d’autore” calabrese che contribuisce alla costruzione della memoria del territorio attraverso
l’indagine integrata su un segmento di storia istituzionale e politica del Novecento italiano;
una biblioteca civica che con l’archivio storico comunale ha coinvolto gli studenti delle
scuole superiori in un progetto basato su individuazione, selezione, digitalizzazione di
documenti relativi alla partecipazione alla Grande Guerra da parte della popolazione di
Scandicci, comune alle porte di Firenze, realizzando una mostra virtuale ed applicativi
per la geolocalizzazione interattiva dei luoghi d’interesse storico; infine, in un percorso
ideale dall’Italia al mondo, si presenta l’esperienza di una biblioteca di ente religioso con
sede a Roma e che, in collaborazione con archivi musei e centri di documentazione in
Francia e Stati Uniti, lavora alla repository digitale multilingue delle fonti della propria
storia, parallelamente attivando percorsi di public history ed elaborando modi innovativi
di raccontarsi.