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dc.date.accessioned2025-07-01T12:15:10Z
dc.date.available2025-07-01T12:15:10Z
dc.descriptionS. Mariotti, N. Marotta, “AIPH 59 – Giocando è tutta un’altra storia”; “Esperienze di coinvolgimento attivo dei bambini per l’apprendimento della Storia” (S. Mariotti, N. Marotta); “Il costo della libertà, un gioco digitale” (K. Louta); “La (nostra) memoria: tra gioco e formazione, Trade Unions QUIZ: il gioco della CGIL” (I. Romeo) in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 251-255it_IT
dc.description.abstractL’insegnamento tradizionale, in special modo quello della Storia, è spesso percepito da molti studenti come inefficace e noioso. Per quanto molti gli insegnanti di Storia si sforzino di cercare nuovi approcci didattici, è ampiamente riconosciuto che il sistema scolastico di oggi si trovi ad affrontare enormi problemi legati alla motivazione e al coinvolgimento degli studenti. Una volta che questa convinzione si è radicata nelle menti dei bambini, la Storia continuerà ad essere percepita come una materia complicata e poco interessante per il resto della loro vita da adulti. Come riuscire a spezzare questo circolo vizioso? L’impiego di giochi educativi come strumenti didattici è un approccio promettente in ragione del fatto che essi riescono a essere efficaci perché non solo agiscono sul campo della mera conoscenza, ma perché coinvolgono e permettono di esercitare anche altri tipi di abilità come il problem solving, la collaborazione e la comunicazione. I giochi – tanto nella loro dimensione tradizionale quanto in quella digitale – possiedono una straordinaria potenza motivazionale: essi utilizzano infatti numerosi meccanismi per coinvolgere le persone. L’approccio proprio della gamification suggerisce di utilizzare elementi di game thinking e game design per migliorare il coinvolgimento e la motivazione di chi deve apprendere. In che modo possiamo dunque sfruttare questo tipo di approccio per stimolare la conoscenza storica, per esplorare nuovi metodi di insegnamento e per comunicare eventi storici al più ampio pubblico possibile?it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalInvito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.identifier.citationSamanta Mariotti, Nina Marotta, “AIPH 59 – Giocando è tutta un’altra storia” in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 251-255it_IT
dc.titleAIPH 59 – Giocando è tutta un’altra storiait_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorMariotti, Samanta
dc.contributor.authorMarotta, Nina
dc.contributor.authorLouta, Katie
dc.contributor.authorRomeo, Ilaria
dc.date.issued2020
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/9076it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8375
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 251-255it_IT
dc.identifier.isbn9788894410808it_IT
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