Panel 37 - La Convenzione di Faro: lo stato dell’arte e prospettive
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Data
2022Autore
Terenzoni, Erilde
Pavan Wolfe, Luisella
Viero, Monica
Metadata
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La Convenzione, adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 13 ottobre
2005 e ratificata dall’Italia, che è anche paese fondatore, nel 2020 ha già da tempo messo in
movimento più di una realtà territoriale e più di una associazione e istituzione in tutta Italia.
È interessante in ambito AIPH fare il punto su quanto si è fatto finora e sulle prospettive
che si possono aprire. La Convenzione infatti sposta l’attenzione dalla conservazione del
patrimonio culturale materiale e immateriale, alla promozione del pubblico accesso e al
suo valore come risorsa a disposizione dei cittadini per una crescita democratica e uno
sviluppo sostenibile.
Venezia è il luogo dove la Convenzione è stata lanciata nel 2013 e soprattutto dove ha
sede l’Ufficio del Consiglio d’Europa, è quindi un luogo molto adatto a parlare di Faro e
avviare una riflessione sull’eccezionale strumento di conoscenza e divulgazione che questa
convenzione può rappresentare. Ne discutono: Luisella Pavan Wolfe, direttrice dell’Ufficio
di Venezia del Consiglio d’Europa, che presenta la Convenzione e fa il punto sulle attività
finora svolte illustrando attività e prospettive; Monica Viero, responsabile delle biblioteche
dei Musei civici di Venezia, che riflette sul contributo che possono dare le biblioteche al
coinvolgimento dei cittadini nella consapevolezza del proprio patrimonio culturale. Erilde
Terenzoni, già Soprintendente archivistico per il Veneto e il Trentino-Alto Adige, coordina
e propone una riflessione su come Faro modifica l’approccio tradizionale al patrimonio
culturale e spinge a un diverso uso anche gli istituti più tradizionali come gli archivi.