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dc.date.accessioned2025-10-23T09:09:59Z
dc.date.available2025-10-23T09:09:59Z
dc.descriptionIl contributo è inserito nella rubrica Il Parlaggioit_IT
dc.description.abstractL’articolo analizza il teatro di Caryl Churchill alla luce dell’ecocritica, proponendo una lettura dei testi The Skriker e Far Away come esempi significativi di teatro ecologico. Dopo un’introduzione teorica sull’ecocritica letteraria e le sue applicazioni alla scena contemporanea, il contributo si concentra sull’indagine delle forme drammaturgiche e dei dispositivi scenici con cui Churchill dà voce alla crisi ambientale. Lungi dall’offrire soluzioni o messaggi consolatori, le opere analizzate mettono in scena un’esperienza percettiva e cognitiva che interroga il nostro modo di abitare il mondo. Il teatro di Churchill diventa così un gesto di attenzione, un laboratorio di possibilità in grado di attivare nuove ecologie delle relazioni. In tempi segnati da collasso ambientale e dissoluzione etica, questo teatro non consola ma risveglia, invitando il pubblico a un ascolto radicale del vivente, anche là dove il linguaggio sembra cedere all’oscurità.it_IT
dc.description.abstractThis article examines the theatre of Caryl Churchill through the lens of ecocriticism, offering a reading of The Skriker and Far Away as significant examples of ecological drama. Following a theoretical introduction to literary ecocriticism and its relevance to contemporary theatre, the analysis focuses on the dramaturgical structures and scenic devices Churchill employs to give voice to the environmental crisis. Far from offering solutions or comforting messages, the plays stage a perceptual and cognitive experience that challenges our way of inhabiting the world. Churchill’s theatre becomes an act of attention, a laboratory of possibilities capable of activating new ecologies of relationships. In an era marked by environmental collapse and ethical disintegration, this theatre does not console but awakens, inviting the audience to a radical listening to the living world— even when language itself seems to dissolve into darkness.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalSinestesieonline. Periodico quadrimestrale di letteratura e arti della modernitàit_IT
dc.identifier.citationMasiello, Martina. "Dare voce alla crisi ambientale: il teatro di Caryl Churchill e la sfida ecocritica della rappresentazione", Sinestesieonline, A. 14, no. 48 (settembre 2025): 1-14it_IT
dc.titleDare voce alla crisi ambientale: il teatro di Caryl Churchill e la sfida ecocritica della rappresentazioneit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorMasiello, Martina
dc.date.issued2025
dc.identifier.urihttps://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2025/10/SINESTESIEONLINE_2025_48_Il-parlaggio_24_14_Masiello.pdfit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8958
dc.publisherAvellino : Associazione Culturale Internazionale Sinestesieit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.format.extentP. 1-14it_IT
dc.identifier.issn2280-6849it_IT
dc.subjectEcocriticait_IT
dc.subjectDrammaturgia ecologicait_IT
dc.subjectAntropoceneit_IT
dc.subjectPostumanesimoit_IT
dc.subjectEcocriticismit_IT
dc.subjectEcological dramaturgyit_IT
dc.subjectAnthropoceneit_IT
dc.subjectPosthumanismit_IT
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