«L'attesa del libro»: forma dell'opera e immagine d'autore nei carteggi di Montale con Einaudi e Mondadori
Abstract
Attraverso un percorso nei documenti d’archivio, l’articolo esamina la coscienza che Montale aveva della propria opera e specialmente il modo in cui tale coscienza si manifesta nelle lettere con Einaudi e Mondadori: la forma dell’opera e l’immagine d’autore, infatti, sono anche il risultato della dialettica fra Montale e i suoi editori. Queste nel tempo si sono trasformate, includendo la scrittura lirica, narrativa e l’attività di traduttore. Da un lato, dai giudizi sulle traduzioni altrui emergono alcuni criteri di poetica della traduzione propri di Montale; dall’altro, i documenti editoriali testimoniano di come si sia sviluppata l’idea di inserimento del libro di traduzioni in una immagine complessiva dell’opera d’autore. Raccontando il dialogo intrattenuto con le figure editoriali, le lettere contribuiscono a delineare sia la trasformazione sia le modalità e i criteri attraverso cui l’opera montaliana ha preso forma. Using archival documents, the article examines Montale’s consciousness of his own work and especially the way this awareness is manifested in his letters with Einaudi and Mondadori: the author’s work and image, in fact, are also the result of the dialectic between Montale and his publishers. The form of Montale’s work over time has been transformed to include lyric and narrative writing as well as his activity as a translator. On the one hand, the comments on other people’s translations reveal some of Montale’s own translation criteria; on the other hand, the editorial documents show how the idea of inserting the book of translations into an overall image of Montale’s work developed. By narrating the dialogue entertained with editorial figures, the letters contribute to delineating both the transformation and the methods and criteria through which Montale’s work has been shaped.
